14 Ottobre 2022

Quello che viene comunemente chiamato Casello di Porta Milano, a Pavia, è formato da due costruzioni identiche, poste sui due lati della strada che congiunge la città a Milano, in prossimità delle vecchie mura.  Sono costruzioni in muratura rivestite in pietra a vista con, al centro, il passaggio pedonale, sormontato sia in ingresso che in uscita da una mensola in pietra con lo stemma cittadino al centro e una lapide con iscrizione poco sopra. Sulla sommità di ogni casello vi è una scultura in pietra, raffigurante uno dei due fiume di Pavia, Po e Ticino, impersonato in una figura di uomo in posizione supina.

Lo spazio tra i due caselli, la strada che congiunge Pavia a Milano, è scandito da due colonne in pietra, con una lampada in cima, inserita in un elegante struttura in bronzo. in origine le colonne fungevano da supporto ad una cancellata che chiudeva la strada. I caselli daziari furono costruiti a metà Ottocento su progetto dell’Architetto Carlo Amati. Fino all’immediato dopoguerra erano attraversati anche dal tram a vapore che portava a Milano, Il “Gamba de Legn”.

Al degrado causato naturalmente dal passaggio del tempo si sommava, prima dell'intervento, l'apporto di inquinanti dato dal forte traffico veicolare, con apporto di particellato sui paramenti in pietra e sulle colonne, e il passaggio pedonale all’interno dei caselli, con presenza di vandali che, complice i molti punti nascosti alla vista, imbrattavano sistematicamente muri e pietra.

Sulla parte superiore dei caselli c'era presenza in abbondanza di muschi e licheni, in particolare sulle statue poste sulla sommità e sulle mensole in pietra del sotto-gronda, dove più facile è il ristagno di acqua piovana. In questa parte vi era anche forte presenza di sali.

L'intervento di restauro ha portato alla luce il colore originario della pietra, in primis delle due maestose statue dei fiumi, su cui sono stati applicati impacchi di biocida per la rimozione di muschi e licheni. Anche la parte superiore dei caselli, in pietra calcarea di colore chiaro, è stata accuratamente pulita con impacchi a base di carbonato di ammonio e bonificata dai sali, con ripetuti impacchi a base di acqua demineralizzata in polpa di carta.

La pulitura sulle facciate inferiori è stata più semplice perchè minori erano i depositi di polveri, ma in questo caso si è dovuta operare la rimozione dei graffiti stesi dai vandali, con bomboletta spray. 

Le parti di pietra decoese sono state consolidate e tutte le stuccature riprese, con una malta a base di calce idraulica naturale e polveri di marmo.

Lentamente i caselli di Porta Milano sono tornati all'antico splendore.

POrta Milano  - REA - Restauro e Arte
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